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Diagnosi

Come si diagnostica l’asma grave

LA DIAGNOSI DELLA MALATTIA

L’asma è una malattia eterogenea, la cui diagnosi deriva dalla valutazione dei sintomi e della limitazione variabile al flusso espiratorio.

La sintomatologia dell’asma può essere intermittente o persistente. La probabilità che il paziente soffra di asma aumenta in presenza di più di uno dei seguenti sintomi: tosse, fischi, oppressione toracica e dispnea; inoltre, è maggiore nel caso i sintomi si presentino con queste caratteristiche:

  • spesso peggiorano di notte o al mattino presto;
  • variano nel tempo e in intensità;
  • sono scatenati da infezioni virali (raffreddori), sforzo fisico, esposizione ad allergeni (per esempio acari della polvere, pollini, allergeni degli animali domestici), cambiamenti climatici, risata o irritanti come gas di scarico, fumo oppure odori forti.

La diagnosi di asma, una volta sospettata, deve essere confermata da esami strumentali. E’ necessario eseguire la spirometria prima e dopo la somministrazione di un broncodilatatore per valutare la funzione polmonare in condizioni basali, per ottenere un’evidenza oggettiva di limitazione variabile al flusso aereo espiratorio e per documentare un certo livello di reversibilità (ovvero di miglioramento della funzionalità respiratoria). Tale esame dovrebbe essere eseguito da personale ben addestrato con strumentazione idonea. In caso di risultati non convincenti, sarà compito dello specialista proporre ulteriori approfondimenti diagnostici, soprattutto nel caso in cui il paziente sia già in trattamento farmacologico.

Sebbene la diagnosi sia relativamente semplice, spesso i pazienti affrontano un lungo percorso prima di arrivare a un’identificazione corretta della malattia e questo succede in particolare proprio quando si tratta di asma grave.