Il ruolo dell’epitelio delle vie aeree nella comparsa e nelle riacutizzazioni dell’asma
È noto che l’epitelio delle vie aeree svolge unruolofondamentale nelle risposte infiammatorie e immunitarie ad allergeni, virus e inquinanti ambientali che contribuiscono allo sviluppo e progressione dell’asma. L’impatto del polline sull’epitelio respiratorio è multiforme e va oltre il danno provocato dalla nota risposta immunitaria infiammatoria cosiddetta di tipo 2. Dopo l’attivazione causata dai fattori trigger, le cellule epiteliali delle vie aeree svolgono un ruolo fondamentale nell’avviare diversi percorsi che portano ad un rimodellamento, a volte irreversibile, delle vie aeree.
“Il rilascio di citochine epiteliali, stimolato dal danneggiamento della barriera epiteliale, attiva l’immunità sia innata che adattativa, con ampie ricadute, nei soggetti predisposti, sulla comparsa e progressione dell’asma” sottolinea il dott. Lorenzo Cecchi, Presidente eletto AAIITO(Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri) e autore di un articolo sull’argomento (1) “Le particelle di scarico dei motori diesel ed il particolato atmosferico possono danneggiare direttamente l’epitelio respiratorio con una conseguente disfunzione della barriera ed aumento dell’infiammazione locale, ma anche attivare e potenziare risposte di tipo Th2”.
Le risposte immunitarie sono innescate anche da inquinantiattraverso il rilascio di citochine epiteliali che generano cambiamenti immunologici nell’epitelio respiratorio. “Diverse prove indicano che la disfunzione dell’epitelio delle vie aeree nell’asma svolge un ruolo critico nello sviluppo, nella progressione e nell’esacerbazione della malattia”spiega la prof.ssa Maria Beatrice Bilò, specialista allergologa e co-autrice dell’articolo“Le anomalie strutturali e funzionali dell’epitelio delle vie aeree, che derivano dall’interazione tra fattori genetici e ambientali, orchestrano la risposta infiammatoria e il rimodellamento bronchiale. Gli aeroallergeni, gli inquinanti e i virus che agiscono come trigger epiteliali attivano diversi percorsi. In particolare, il rilascio di citochine epiteliali la cui azione innesca un circolo vizioso che determina una infiammazione persistente e conseguenti alterazioni strutturali”.
Sono in corso ulteriori studi sul loro meccanismo d’azione, che potrebbero aiutare a chiarirne il ruolo come bersaglio per terapie in grado di trattare alcune malattie respiratorie, indipendentemente dallo specifico meccanismo causale.
“C’è bisogno di strumenti terapeutici in grado di agire su nuovi target coinvolti nel processo infiammatorio e nella contrazione delle cellule muscolari della parete bronchiale, e quindi sull’iperreattività delle vie aeree” sottolinea il dott. Antonino Musarra, allergologo AAIITOe co-autore dell’articolo.
“Un’altra priorità attuale è la ricerca di biomarcatori che possano permettere di identificare la presenza ed eventualmente la gravità del danno e della disfunzione epiteliale. Questo nuovo campo di indagine può avere importanti implicazioni nella rilevazione dei meccanismi patogenetici della malattia, nell’identificazione dei soggetti con un rischio maggiore di evolvere verso forme persistenti e gravi di asma e nello sviluppo e nel monitoraggio della risposta a nuove strategie terapeutiche di precisione” conclude il dott. Cecchi.
(1) L. Cecchi, A. Vaghi, F. Bini, M. Martini, A. Musarra, M. B. Bilò,From triggers to asthma: a narrative review on epithelium dysfunction, 2022, European Annals of Allergy and Clinical Immunology